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Aria condizionata in ufficio regole di cortesia e di pulizia

Con l’aria condizionata in ufficio regole e rispetto devono essere ben note e accettate da tutti. Le statistiche, infatti, dimostrano che la cattiva gestione di questo sistema di climatizzazione può influire sul rendimento del lavoro.

Continuando a leggere ti illustrerò:

  • come gestire il sistema di climatizzazione
  • come garantire un’aria pulita ai dipendenti
  • conclusioni igieniche

Come gestire il sistema di climatizzazione

Freddo? Caldo? Flusso d’aria omogeneo o diretto? Sbalzo di temperatura ambiente di lavoro al di sopra dei 7 gradi? Non c’è dubbio che, nell’ambiente di lavoro, ogni persona abbia la propria personale visione di gestione.

Inutile sottolineare quanto sia fondamentale il giusto compromesso tra tutti i bisogni di tutti per evitare attriti tra colleghi. Il galateo va rispettato anche in questo ambito.

Per l’aria condizionata temperatura ideale è 24 – 26 gradi e il tasso di umidità 40 – 60%. Norme valide anche nei casi in cui il “dress code” aziendale preveda la giacca. I medici suggeriscono di non aumentare eccessivamente lo sbalzo di temperatura tra ambiente esterno e quello interno.

Regolare la temperatura e scegliere un climatizzatore inverter potrebbe aiutare a mantenere gli animi placati. Non sempre, però, questa opzione è attuabile. Nelle aree a climatizzazione centralizzata o nei piccoli ambienti il margine di discrezionalità è minimo.
La soluzione, in tal caso, è quella di mantenere un atteggiamento civile e accomodante.

Come garantire un’aria pulita ai dipendenti

Le regole di temperature uffici e i doveri non riguardano soltanto i lavoratori. Il responsabile della sicurezza aziendale, anche se si tratta di un piccolo ufficio, deve garantire manutenzione idonea e igiene globale.

I climatizzatori, ottime soluzioni. Contrastano le variazioni climatiche, le vampate di calore o le folate gelide ma sono portatori di bacilli e sostanze pericolose.

Virus, batteri, spore, polline o polvere possono viaggiare dentro i condotti aeraulici. Dalle tubazioni si possono raggiungere tutte le persone che transitano da quei luoghi. Clienti, dipendenti o fornitori.

Ti è mai capitato di accendere il climatizzatore e avvertire un “cattivo odore”? Quello è uno dei segnali che allertano sulla necessità di un intervento straordinario e pulizia filtro. I campanelli d’allarme, purtroppo, però, non sono sempre così evidenti. Mal di testa, vertigini, occhi irritati potrebbero essere avvisi da non sottovalutare. I bacilli e i microorganismi delle più pericolose malattie infettive viaggiano silenti nell’aria. Il getto d’aria diretto, ad esempio, aumenta la probabilità di inalare polvere e spore superando le naturali barriere dell’apparato respiratorio. Pericolo che aumenta nei locali in cui è presente una fotocopiatrice. E dal banale raffreddore possono causare anche la morte come, ad esempio, capita con il batterio della Legionella.

Conclusioni igieniche

Dopo aver letto queste brevi considerazioni siamo certi che avrai compreso i vantaggi di un impianto aeraulico sanificato. La costante e corretta pulizia di tutto il sistema, infatti, consente di poter risolvere alcune delle criticità che abbiamo appena sollevato.

La polvere, ad esempio, impedisce il corretto defluire dell’aria e, dunque, obbliga le persone a effettuare continue regolazioni del sistema.

Un impianto sanificato anche oltre la superficiale ed evidente griglia di aerazione consente di evitare influenze o patologie anche gravi.

Lo stato italiano ha tracciato una direttiva generale con il DPR n. 74 del 16 aprile 2013 ma si tratta solo di una normativa di massima.

Contattaci se desideri approfondire gratuitamente questa problematica e la “Sindrome da edificio malato”. Saremo lieti di aiutarti a migliorare l’organizzazione aziendale e contribuire al successo della tua impresa.

6/9/2019