Il blocco operatorio è un complesso architettonico-impiantistico caratterizzato da una “bassa carica microbica” articolato in diverse zone che sono progressivamente meno contaminate, procedendo dall’ingresso fino ad arrivare alle sale chirurgiche.
La sala operatoria è un ambiente critico che espone i pazienti a rischi infettivi.
Tale rischio diventa molto alto con un cattivo funzionamento dell’impianto di ventilazione e condizionamento a contaminazione controllata.
Infatti non si realizzerebbe il lavaggio continuo dell’aria ambiente e quindi ci sarebbe un proliferare di microrganismi aero dispersi, importati dall’equipe operatoria e dai pazienti, che causano contaminazione batterica.
Il personale di sala operatoria in fase di attività, distribuisce nell’ambiente germi (fino a 1 milione per ora) dalla cute e dall’apparato pilifero, anche attraverso gli indumenti.
La validazione di una sala operatoria consiste in una serie di test, verifiche e monitoraggi ambientali, che permettono di ottenere una certificazione. I test possono essere semestrali/annuali, vengono effettuate anche in caso di variazioni architettoniche sostanziali o modifiche agli impianti di trattamento aria.
Sono diversi gli obiettivi dei test, vanno dalla verifica dell’affidabilità degli impianti dal punto di vista tecnico al porre in evidenza il grado di sicurezza di tutti gli apparati. Anche la tutela della salute dei pazienti e dei lavoratori come l’ottimizzazione delle misure di sicurezza e di igiene del lavoro migliorando il sistema di prevenzione per quanto concerne il rischio infettivo per operatori e utenti sono obiettivi primari.
Sono diversi gli obiettivi dei test:
• verificare la rispondenza alle norme
• verificare l’affidabilità degli impianti dal punto di vista tecnico e dei consumi energetici
• tutelare la salute dei pazienti e dei lavoratori, contenendo il rischio infettivo
• ottimizzare le misure di sicurezza e di igiene del lavoro.
Sono diversi i test per la convalida della sala operatoria:
Viene effettuata la misurazione della portata d’aria attraverso tutti i filtri assoluti e le griglie di aspirazione dei reparti critici, allo scopo di verificare la portata d’aria, i ricambi orari ed il bilanciamento dell’impianto di condizionamento a servizio degli ambienti sterili.
Viene verificato che i locali dell’area oggetto della qualifica mantengano le opportune pressioni differenziali rispetto agli ambienti limitrofi, in condizioni statiche. Questo per evitare che nei locali critici ci possano essere infiltrazioni di aria dalle zone limitrofe contaminate.
Viene verificata l’integrità e l’efficienza dei sistemi filtranti ad alta ed altissima efficienza (HEPA), rilevando le eventuali perdite d’aria dovute a rotture o a difetti di costruzione e/o installazione.
Nel blocco operatorio i requisiti tecnici richiesti per garantire sicurezza e igiene ambientale sono molto più ristrettivi rispetto a qualunque altro ambiente lavorativo.Riveste quindi particolare importanza l’impianto di condizionamento a contaminazione controllata in quanto ha le seguenti funzioni:
1. mantenere condizioni termo-igrometriche idonee allo svolgimento delle attività previste secondo le prescrizioni di legge
2. fornire una areazione agli ambienti idonea a mantenere le concentrazioni ambientali di agenti anestetici al di sotto dei limiti prefissati
3. contenere la concentrazione del particolato e della carica microbica aeroportata
4. mantenere determinati gradienti di pressione tra i vari ambienti in modo tale che l’aria transiti solo dagli ambienti più puliti a quelli meno puliti
La valutazione delle condizioni ambientali di una sala operatoria deve tenere conto del livello di inquinamento microbiologico, che è uno dei parametri più importanti correlati alle procedure di sanificazione e di controllo igienico del blocco operatorio.
Per valutare il livello di inquinamento microbiologico è necessario procedere a delle rilevazioni quantitative della carica microbica totale così da identificare le sorgenti di infezione.
Ciò permette di identificare le sorgenti di infezione, di verificare le norme comportamentali del personale e che siano rispettati i protocolli di sanificazione.
rappresenta il 10-20% della popolazione microbica totale e che non comprende specie patogene.
È costituita da microbi presenti sugli strati più superficiali della cute (tra le squame dello strato corneo e sotto la pellicola idrolipidica), rappresentano l’80-90% della flora microbica cutanea e sono responsabili della maggior parte delle infezioni.
I doveri di protezione e sicurezza sono fondamentali e sono tutelati e riconosciuti pienamente dalla Costituzione come diritto fondamentale.
In caso di infezioni l’ospedale deve dimostrare anche a distanza di mesi di aver fatto tutto quello che poteva essere fatto per evitare l’infezione, in caso contrario subirà una condanna (Tribunale di Torino sentenza 1 marzo 1999, n. 1188).
In casi più gravi oltre al risarcimento si aggiungerà una condanna penale per omicidio colposo e/o per lesioni gravi o gravissime.
La Cassazione Civile n.7336 del 1998 ha stabilito che gli operatori sanitari che operano in strutture prive di idonei protocolli preventivi deve evitare un ricovero ad alto rischio infettivo.
Se così non fosse è come se accettasse la situazione e quindi si assume la responsabilità del rischio, condividendola con la dirigenza ospedaliera.
Con il DPR 14/01/1997, viene sostituito il Decreto del Capo del Governo del 20 luglio 1939 che si occupava di progettazione e costruzione delle sale operatorie fornendo indicazioni più precise a riguardo.
Oggi ogni Giunta Regionale definisce i requisiti minimi per il rilascio delle autorizzazioni all’esercizio di attività sanitarie.
Il Testo Unico D.Lgs. 81/2008, in materia di sicurezza e salute sul lavoro (ex D.Lgs. 626/94), chiede di evidenziare i rischi di esposizione ad agenti biologici, chimici e fisici e di adottare misure tecniche e organizzative individuando gli interventi di prevenzione e protezione.
L’ ISPESL ha redatto le Linee guida per la definizione degli standard di sicurezza ed igiene ambientale dei reparti operatori.
Questo documento racchiude tutti i requisiti richiesti per il reparto operatorio ed i controlli necessari a validare periodicamente l’ambiente e gli impianti. I controlli vanno effettuati con frequenza almeno semestrale.